La moneta è una delle tecnologie più dirompenti nella storia dell’uomo e che ha permesso di migliorare in modo sostanziale gli standard di vita e tecnologici a nostra disposizione, ma è anche una delle meno comprese. La criticità di utilizzare un buon mezzo monetario è fondamentale per il benessere di una civiltà, ma oggigiorno il sistema vigente viene raramente messo in discussione.
L’ascesa di bitcoin ha, se non altro, riportato in auge la questione di quali siano le caratteristiche che una moneta sana debba avere e come essa si sia evoluta nel tempo, proponendo un modello alternativo del tutto nuovo e mai testimoniato prima che ci costringe a guardare al futuro di tale strumento ripensando al suo passato
Criticità del baratto
Supponete per un attimo di trovarvi in un'economia di baratto.
Avete scoperto di possedere un naturale talento alla produzione di coltelli particolarmente efficienti e vorreste riuscire a dedicare alla loro produzione il tempo necessario senza morire di fame o di stenti. Come potreste fare? Potreste dedicare il vostro tempo alla produzione di coltelli e sperare che, per tutti gli altri beni necessari alla vostra sopravvivenza, possiate ottenerli scambiandoli per i coltelli che avete prodotto. Così, decidete di mettere da parte qualche scorta di cibo e beni essenziali e vi dedicate giorno e notte alla produzione di ottimi coltelli. Terminato il lavoro - o le scorte di cibo a seconda di cosa avviene prima - dovete ora trovare chi sia disposto ad accettare i vostri coltelli in cambio degli altri beni che vi servono per sopravvivere. Andate allora dal venditore di bestiame, ma questo, seppur interessato al coltello perché ne riconosce la qualità, a quanto pare non é disposto a pagarvi un'intera mucca per un solo coltello - e non é disposto ad accettarne piú di uno, visto che sarebbe ridondante per lui. Inoltre, non può darvi solo una parte di una mucca, perché a voi serve viva.
Decidete allora di provare con qualcosa di meno costoso e proponete ad un venditore di pollame di scambiare un coltello per qualcuna delle sue galline. Questo riconosce che effettivamente potrebbe essere uno scambio equo, ma purtroppo per voi non ha bisogno in questo momento di un coltello, dato che se ne é appena procurato uno e preferisce aspettare.
Questo sistema di scambi diretti, insomma, presenta delle evidenti criticità ed inefficienze in merito alla coincidenza spaziale, temporale e di scala dei bisogni dei vari attori in gioco che non gli permettono di scalare e che di conseguenza non permettono a voi di specializzarvi e concentrarvi sull’innovare in uno specifico settore - nel vostro caso quello dei coltelli.
Disperati e affamati, vi viene un'idea: "e se scambiassi i miei coltelli per un bene intermedio, ossia per qualcosa che so che anche il venditore di bestiame o di pollame possano riconoscere come scambiabile in futuro per altra merce e che quindi accetterebbero di buon grado?". Vi sembra un'idea degna di essere considerata e provate a pensare a quali caratteristiche dovrebbe rispettare un tale bene per poterne individuare uno - che chiameremo bene X - che faccia al caso vostro.
Caratteristiche di un mezzo monetario
Trasferibilità (o “salabilità”) nel tempo
"Sicuramente X non si deve deteriorare facilmente; deve essere insomma un bene durevole" é la vostra prima intuizione. Se usaste delle banane come bene intermedio, infatti, difficilmente verrebbe accettato, dato che lo scopo é quello di scambiarle a loro volta nel futuro, quando saranno giá probabilmente marcite e maleodoranti.
In altre parole, se X non fosse un bene durevole non darebbe la garanzia di mantenere il valore di scambio (ciò che in gergo si dice "salability" o "vendibilità"/"trasferibilità") nel tempo.
"Per lo stesso motivo, X deve essere qualcosa di raro, difficilmente riproducibile" é la vostra seconda intuizione.
Se X fosse facilmente producibile, infatti, sarebbe difficilmente accettato dai mercanti, visto che o potrebbero procurarselo da soli oppure potrebbero temere che, una volta che le persone che possono produrre facilmente X si accorgessero che é accettato in cambio dei loro beni con utilità di consumo reale, questi potrebbero arrivare da loro con una grande quantità di X (inflazionandone il mercato) e far perdere di valore di scambio gli X che il mercante aveva accettato in precedenza con l'intento di scambiarli a sua volta, impoverendolo. Se proponeste dei generici sassi come bene intermedio, ad esempio, difficilmente riuscireste a convincere qualcuno che sarà possibile riutilizzarli per lo stesso motivo in futuro, dato che sono molto facilmente reperibili.
In altre parole, se X fosse facile da produrre, cioé se non fosse un bene scarso, non sarebbe in grado di mantenere il suo valore nel tempo, rendendolo poco adatto ad essere un bene di scambio intermedio.
Trasferibilità (o “salabilità”) nello spazio
Oltre a questo, pensate alle implicazioni pratiche di dover scambiare ripetutamente questo bene sul mercato: in primo luogo, X deve essere qualcosa di trasportabile. Se fosse qualcosa di estremamente pesante e/o ingombrante, infatti, ne precluderebbe la praticità sia nell'atto dello scambio che in quello della conservazione. Potrebbe al massimo essere limitato a degli scambi in spazi molto ristretti e quindi perdere di valore agli occhi di chi deve accettarlo.
Inoltre, l'autenticità di X deve essere facilmente verificabile. A parità di tutto il resto, piú il costo di verifica della veridicità di X é alto, infatti, minore é il suo valore di scambio, dato che esso dovrebbe essere scontato delle risorse che devo impiegare per assicurarmi che sia autentico - e che dovranno essere impiegate anche in un futuro scambio.
Queste caratteristiche pratiche sono necessarie per la cosiddetta "salability" nello spazio che il bene intermedio deve possedere. Piú un bene é facilmente trasportabile e la sua autenticità verificabile, maggiori saranno le probabilità, ceteris paribus, che venga riconosciuto come valido per l'intento.
Trasferibilità (o “salabilità”) in termini di scala
Un ultimo aspetto pratico che vi viene in mente, specialmente ripensando al problema che avete avuto nel tentativo di scambio mucca-coltello, é che X dovrebbe poter essere scambiabile su diverse scale, cioé riuscire a servire il meglio possibile scambi sia di piccolo che di piú alto valore. In altre parole, sarebbe bene che X fosse divisibile e cumulabile, in modo da poter essere efficace sia nel caso voleste scambiare un bicchiere di latte per una frazione di X che una mucca per enne X. Questo garantirebbe che X sia quanto piú "trasferibile" possibile in termini di scala.
Sarebbe bene inoltre, sempre in un contesto simile, che ci fosse poca o nessuna differenza tra i vari X utilizzati negli scambi, in modo da essere il piú possibile interscambiabili per garantire la possibilità di scambio futuro senza la necessitá di conoscere la storia o le caratteristiche dello specifico X che si riceve. Questa caratteristica é detta fungibilità.
Dipendenza dal contesto
Bene, ora che avete chiare le caratteristiche che X dovrebbe avere, sará un gioco da ragazzi trovare un bene che faccia al caso vostro... giusto?
Appena provate a pensarci, vi rendete conto che le caratteristiche sopra elencate non sono "binarie" ma su una scala, nel senso che durabilità, scarsità, trasportabilità e tutto il resto non sono caratteristiche che un bene ha o non ha, ma di cui possiede in un grado maggiore o minore. Per esempio, una mucca ha una maggiore durabilità rispetto ad una banana, ma ha minore divisibilità e quindi scalabilità; dei normali sassi sono piú durevoli e scalabili della mucca, ma sono facilmente "producibili" e quindi tutt'altro che scarsi (in assoluto ma soprattutto relativamente alla difficoltà di produrre altre mucche, che comunque di per se non sono un bene particolarmente scarso).
Inoltre vi rendete conto che queste qualità - e specialmente la facilità di produrre un bene che determina la sua scarsità - sono fortemente dipendenti dal contesto geografico, storico e tecnologico: in prigione, visto il contesto particolare, le sigarette sono un bene scarso e infatti sono spesso usate come moneta, cioé bene intermedio; al di fuori delle prigioni non lo sono sicuramente. In certe epoche poteva essere difficile raccogliere conchiglie di un certo tipo, che quindi sono state effettivamente scarse, ma in altri, con l'avvento di mezzi di esplorazione marina ben più sofisticati, potrebbe essere estremamente semplice.
Tutto ciò non é per sconfortare voi poveri produttori di coltelli, ma per dire che l'approccio migliore non é mai stato quello di trovare il bene perfetto in tutte le caratteristiche elencate, ma quello che piú si avvicinasse ad esserlo relativamente agli altri beni presenti in un dato contesto. L'approccio piú consono, insomma, é sempre stato quello di provare a capire cosa é accettato dalle altre persone come mezzo di scambio sul mercato.
Cenni di Storia
Passato: Selezione "naturale" - L’ascesa dell'oro
La storia monetaria dell'uomo può quindi essere interpretata come il susseguirsi di scelte effettuate dalle diverse reti di individui per cercare di soddisfare le caratteristiche elencate sopra. Per gran parte di questa storia, l'aspetto più critico di questa selezione é stato trovare un bene che mantenesse il suo valore nel tempo, in primis perché, se era relativamente semplice trovare un oggetto che fosse trasportabile nello spazio e allo stesso tempo divisibile e cumulabile in scala in modo accettabile, era invece molto difficile trovare qualcosa che rimanesse scarso nel tempo, dato che il fatto stesso di utilizzarlo come moneta aumentava enormemente gli incentivi a trovare tecnologie che permettessero di produrne o estrarne in grandi quantità per arricchirsi (immaginate a come cambierebbe la vostra vita se foste tra i pochissimi a poter stampare euro autentici a piacimento, un po' in stile "la Casa di Carta"). In secondo luogo perché, se si poteva in qualche modo sopperire ad una difficile trasportabilità o divisibilità, il costo di utilizzare una risorsa non scarsa e quindi facilmente inflazionabile era la completa perdita del potere d'acquisto dei propri risparmi con conseguente collasso dell'intera economia di scambio.
Vari beni - tra gli altri conchiglie, pietre preziose, sale, bestiame, armi lavorate in modo difficilmente riproducibile - si sono quindi susseguiti alla ricerca di tale obiettivo, finché questo é stato ritenuto per millenni sufficientemente raggiunto tramite i metalli preziosi - e in particolare l'oro, il piú scarso tra essi - grazie alla loro migliore resistenza ai cosiddetti shock d'offerta, ossia un aumento repentino della quantità presente in circolazione.
A sottolineare l'importanza della diffusione di un mezzo monetario sano, il periodo corrispondente al cosiddetto " gold standard", quello cioè in cui le persone potevano commerciare le une con le altre contando sul fatto di poter conservare intatto il frutto delle proprie fatiche, è stato indubbiamente il più fiorente in termini di progresso dell'uomo e dei suoi standard di vita, proprio perché una moneta sana permette il più alto grado di divisione del lavoro, specializzazione ed investimento sul futuro.
Presente: Selezione "fiduciaria" - La moneta Fiat
Ma una volta " risolto" il problema principale di "salabilità" nel tempo, la storia monetaria non poteva considerarsi conclusa, dato che l'oro poneva dei limiti nelle due altre dimensioni monetarie che non permettevano di aumentare l'efficienza del commercio oltre un certo livello. I suoi limiti di divisibilità (cioè nell'ambito della scala) erano evidenti nei casi di transazioni piccole in cui anche una parte infinitesima di oro era ormai inadeguata perché di valore troppo alto - ed infatti veniva sostituito in questi ambiti da altri metalli meno scarsi come l'argento, con annesse problematiche nel non avere un unico mezzo monetario.
Dall'altro lato dello spettro, nonostante la sua alta densità di valore, in un contesto di economia sempre più globalizzata, i suoi limiti di trasportabilità fisica e verificabilità hanno cominciato a rappresentare un freno sempre più rilevante specie negli scambi su lunghe distanze.
L'utilizzo di sostitutivi creditizi chiamati note di banco (da cui banconote) - ossia certificati cartacei che rappresentavano una data quantità di oro - è stato un metodo sicuramente ingegnoso per superare queste problematiche, dato che dei pezzi di carta sono molto più trasportabili, divisibili e facilmente verificabili rispetto all'oro fisico, ma hanno drammaticamente e gradualmente permesso la reintroduzione del problema principale che la selezione del bene monetario aveva faticosamente cercato di superare: l'assenza di scarsità.
L'utilizzo di certificati cartacei, infatti, presupponeva di riporre la fiducia dell'emissione degli stessi a pochi entità fidate che mantenessero in custodia il bene sottostante che rappresentava il vero valore di scambio, ossia l'oro. In altre parole, questo sistema ha sacrificato la naturale decentralizzazione imposta dal dover custodire un bene fisico per scambiarlo in futuro che ne garantiva la scarsità, a vantaggio della comodità data dalla sua centralizzazione. Questo ha rimosso le barriere della realtà fisica e introdotto quelle della corruttibilità umana, con nefaste conseguenze. Di lì a poco, quello basato sulla fiducia si è rivelato un meccanismo instabile e insicuro in cui riporre il bene economicamente più importante dato che i detentori di tale fiducia hanno trovato modi sempre più "ingegnosi" di approfittare del loro potere, dapprima limitandosi ad emettere più certificati cartacei dell'oro che avevano in deposito guadagnando sulla "differenza", fino ad autoproclamarsi gli unici aventi diritto a creare quel bene monetario che per millenni l'umanità aveva cercato di mantenere il più neutro possibile, arrivando a staccarlo completamente da quel materiale, l'oro, che era stato il frutto di tale selezione (dapprima gradualmente, ma poi definitivamente nel 1971).
Non è una sorpresa che in quello stesso periodo le più disparate argomentazioni accademiche siano sopraggiunte a giustificare e rafforzare la necessità di mantenere tale fiducia, così come non sorprende che il suo risultato sia stato la totale perdita di quella scarsità che era proprio l'obiettivo primario di tutta questa storia, e con essa del potere d'acquisto della carta straccia (o del suo corrispettivo digitale) che miliardi di individui - tragicamente impoveriti da tutto ciò - erano e sono forzosamente costretti a detenere ed accettare in cambio del loro duro lavoro.
Futuro - Selezione "crittografica" - La nascita di Bitcoin
Bitcoin è il più serio tentativo di riprendere quel filone che si era interrotto, una storia in cui la moneta non sia basata sulla fiducia ma sulla realtà fisica dettata dalla scarsità di un bene e da tutte le altre caratteristiche ricercate spontaneamente e che un anonimo programmatore, tale Satoshi Nakamoto, ha saputo reintrodurre in maniera eccellente. Bitcoin, come l'oro, non ha bisogno della fiducia di nessuno, ma è in aggiunta molto più trasportabile, divisibile e verificabile di esso, a livello della versions digitale delle monete "fiat" con il vantaggio aggiuntivo di non poter esser censurato. Bitcoin è il primo - e unico - esempio di bene digitale emesso indipendentemente dalla volontà di una singola entità e contemporaneamente scarso. Le implicazioni di questo fatto sono inimmaginabili. La sicurezza e immutabilitá di Bitcoin si basano sulla matematica della crittografia, sulla realtà fisica del dispendio di energia e sugli incentivi economici perfettamente allineati dei partecipanti del network. Per spiegare come bitcoin ottenga univocamente queste proprietà, rimando nelle note1 a dei lavori di persone ben più autorevoli di me o al prossimo articolo in cui approfondirò questo tema, ma soprattutto al verificare voi stessi con i vostri occhi, dato che questo é il concetto alla base della moneta arancione: laddove la fiducia in un ente centrale ha fallito per l'inevitabile corruttibilità umana generata dalla detenzione del bene economico piú importante, Bitcoin vi sostituisce la distribuzione consensuale di regole sottoforma di codice, cioé di linguaggio, per sua natura verificabile da tutti i partecipanti in modo indipendente.
Come si suol dire tra appassionati del settore: Don't trust, verify.
Alcune - delle molte disponibili - letture e video consigliati sull’argomento:
“The Bitcoin Standard” di Saifedean Ammous (disponibile in italiano qui). Un libro che si concentra sulla storia della moneta e sugli aspetti economici che ci hanno portato fino a Bitcoin
“Dal Baratto a Bitcoin” intervento in italiano di Giacomo Zucco, il massimo divulgatore italiano sull’argomento
“Shelling Out” di Nick Szabo. Un articolo molto interessante sulle dinamiche di sostituzione della moneta e sulla storia della stessa in relazione principalmente alla sua scarsità
Trovo questo scritto veramente interessante. apprezzo l'impegno di tempo dedicato a esso. Molto ricco di spunti, spero che in futuro ci sia la possibilità di leggerne altri.
ti lascio il mio link di LinkedIn e dell'elaborato inerente alla tecnologia Blockchain
Link LinkedIn: https://www.linkedin.com/in/nicol%C3%B2-ferrari-69835b222/
Link elaborato: https://www.luxochain.io/anticontraffazione-nella-filiera-dello-champagne/